Unec, Ribnik e Sanica – Maggio 2006


Unec - Mosca di Maggio

Cronaca fotografica di un viaggio di pesca in Slovenia e Bosnia nel maggio 2006 su Unec, Ribnik e Sanica.

Soprattutto l’Unec, veniva da alcuni anni decisamente non buoni sia per la qualità delle catture, che per il grande affollamento delle sue sponde. Contrariamente a questa tendenza, che aveva fatto decrescere decisamente i frequentatori del fiume durante tutto il 2004 e il 2005, nell’inverno avevamo avuto notizie positive sulle condizioni dell’Unec e soprattutto dei suoi pesci. Così, in quattro, con un po’ d’incertezza, avevamo organizzato un giro di quasi una settimana, partendo con un paio di giorni di pesca sull’Unec. Il tour sarebbe proseguito verso sud, saltando l’amato Gacka, alla ricerca di acque più lontane da provare. La nostra attenzione era caduta sul Ribnik, fiume che io avevo già apprezzato in passato e il Sanica, completamente sconosciuto a tutti.

Di queste giornate di pesca non ci sono catture straordinarie da mostrare, ma in particolare per la seconda parte, la Bosnia, è stato bello riprovare l’emozione di viaggiare in paesaggi lontani dal turismo di massa. Vivere per una settimana una parte d’Europa per certi versi ancora “antica”, pur con il contrasto, a volte stridente, della modernità che sta sopraggiungendo.  Un’esperienza di pesca senza l’affollamento dei fiumi e soprattutto con una quantità incredibile d’insetti. Sulle sponde dell’Unec le schiuse delle mosche di maggio, sono state frequenti, ma come al solito, i temoli sono stati molto selettivi nei confronti delle imitazioni di questo grosso insetto. Sono invece risultate molto catturanti le imitazioni di terrestrial, di taglia decisamente più contenuta, soprattutto con i corpi in pavone e accenti di rosso in prossimità delle code. Gli sfarfallamenti nuziali delle mosche di maggio durante il giorno sono avvenuti in prossimità degli alberi e lungo le sponde del fiume al limitare dei campi, mentre alla sera si sono spostati anche al centro delle correnti. Sono proprio i momenti precedenti all’approssimarsi della notte che possono regalare le catture più significative. L’abbondanza di insetti genere nei pesci una sorta di frenesia alimentare con conseguenti attacchi alle imitazioni molto più decisi del normale. L’imbrunire è anche il momento in cui i pesci di taglia escono dai loro rifugi e guadagnano le posizioni di caccia più redditizie. Durante il “coup de soir”, un filo di corrente in prossimità di profondi fondali o strutture rifugio, risultato completamente privo di vita durante il giorno, può regalare inaspettate e piacevoli sorprese.

Anche le Stone Fly e gli Ecdyonuridy, soprattutto nei fiumi bosniaci, sono risultati particolarmente presenti, anche se i pesci, ad onor del vero, hanno decisamente preferito con continuità i secondi. Alle Stone Fly hanno riservato sporadiche e fragorose bollate durante il mezzo del giorno, mentre hanno preferito le grosse effimere rossastre al mattino e soprattutto da metà pomeriggio in poi.

Fiumi sicuramente da consigliare anche se la distanza non è poca e si perdono, tra l’andata e il ritorno, due giorni per il viaggio. Nell’occasione sarebbero da aggiungere al tour, sicuramente la Pliva (ancora più a sud), meritevole sicuramente di un paio di giorni di pesca e il Gacka in Croazia, sulla strada del ritorno, per un totale di 7/8 giorni di pesca.

Firenze, Giugno 2006 – Simone Falchini