Jamtland (Svezia) – Luglio 2010


Diario fotografico del viaggio in Svezia della scorsa estate.

L’obbiettivo erano i grandi lucci, che stando ai report degli anni precedenti, avrebbero dovuto essere talmente assatanati da attaccare i nostri streamers/poppers fin sulla barca. Invece la grande piovosità della primavera precedente, ha spostato il momento migliore per la pesca a mosca del luccio, un po’ più avanti nella stagione: per il 2010 il mese d’agosto sarebbe stato molto migliore.
Marco, Federico ed io invece siamo partiti l’11 Luglio e ci siamo trattenuti in Jamtland (Svezia) fino al 23. La regione dello Jamtland si trova perfettamente al centro della nazione svedese, circa 520 chilometri a nord di Stoccolma e a solo 300 dal Circolo Polare Artico: la Svezia è molto grande …

Ottima la sistemazione in una comoda casetta posta nei pressi dell’abitato di Ottsjon e dell’omonimo lago. Il fuoristrada e le due barche a disposizione, attrezzate con motori elettrici e a scoppio, ci hanno permesso di esplorare bene molti laghi della zona. Naturalmente avendo una parziale o nulla conoscenza dei laghi in questione, caratterizzati da bassi fondali e scogli affioranti, abbiamo svolto un’esplorazione molto prudente, facendo grande attenzione a dove si mettevano le chiglie e soprattutto le eliche delle nostre barche.

La pesca si è svolta sempre in assoluta solitudine, in acque sempre diverse: servirebbero anni per battere tutte le acque della zona … Naturalmente il meteo data la latitudine, ha spesso riservato momenti sfavorevoli, secondo il motto: “In Svezia a volte piove, a volte tira vento, ma quasi sempre piove e tira vento!”

Comunque la pesca è stata soddisfacente con una media giornaliera di sei lucci a canna, la cui pezzatura era attorno ai 70 centimetri, con punte fino a 93. Benchè i laghi abbiano poca pressione di pesca, non c’è da credere che catturare i lucci di buone dimensioni sia semplice: fino a 70/75 centimetri le catture sono relativamente facili e piuttosto costanti, mentre per gli esemplari da 80 centimetri in su, le catture si fanno molto più sporadiche ed imprevedibili.
Per quanto riguarda l’attrezzatura si può pescare con canne coda 8/9 per lanciare streamers poco piombati sugli 8/10 centimetri; secondo le guide locali si può scendere fino alla coda 6 costruendo leggeri streamers in dubbing di pelo di coniglio. Una coda multi-tip aiuterà l’esplorazione delle diverse profondità, anche se poi abbiamo quasi sempre pescato con il tip galleggiante: pescare appena sotto la superficie dell’acqua con streamers dai colori chiari e vivaci ha permesso di vedere direttamente le cacciate dei lucci, rendendo la pesca molto più divertente.
Per quanto riguarda il mulinello mi sentirei di consigliare modelli che si facciano apprezzare più per la leggerezza che per la frizione: lanciare tutto il giorno con una coda dell’otto o del nove nel vento non è uno scherzo …

Inevitabile il tip in filo d’acciaio: sono da sfatare però, i miti di terminali realizzati come se si dovesse pescare Moby Dick, un 20/25 libbre sarà ottimo e risulterà più facilmente annodabile. Magari provvederei ad incollare i nodi del finale con della colla tipo Zap-a-gap, che risulterà utile anche nella realizzazione degli streamers al fine di renderli un po’ più duraturi nello scontro con le robuste mascelle dei lucci.

Da non dimenticare assolutamente un buon pile, una buona (veramente buona) giacca per la pioggia e tutti i prodotti possibili e immaginabili per tenere lontane le zanzare presenti a milioni.

Impruneta, 14 Settembre 2009